La scuola, un punto di riferimento per territori in evoluzione
L’idea di questo progetto nasce da un lato dalla consapevolezza che la scuola è uno dei punti di riferimento intorno a cui ruota la vita della comunità, dall’altro da una serie di considerazioni che hanno reso evidente la necessità di farla evolvere secondo un nuovo paradigma:
- Il modello di famiglia è cambiato, e con esso le necessità dei genitori. Se fino a qualche decennio fa si contava su mamme e nonni per la gestione pomeridiana dei figli, oggi in quasi la metà delle famiglie entrambi i genitori lavorano: ciò rende complesso gestire i bambini durante l’arco della giornata.
- Il patrimonio edilizio italiano è al termine del proprio ciclo di vita e richiede necessariamente degli investimenti per la riqualificazione, sia a livello di infrastrutture e dotazioni, sia a livello energetico e impiantistico.
- Gli edifici scolastici mostrano una saturazione ridotta, perché concepiti nel periodo del baby boom. Oggi, a causa del costante calo di nascite, si assiste a una forte disottimizzazione nell’uso degli spazi scolastici.
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Lo studio
Lo studio, sviluppato in collaborazione con EY-Parthenon, si è focalizzato sulla scuola pubblica primaria e secondaria di primo grado, per un totale di circa 24.000 edifici distribuiti sul territorio italiano.
Gli obiettivi:
- Comprendere l’attuale contesto di riferimento della scuola in termini di servizi offerti, utilizzo degli spazi, ampiezza dell’offerta extra-formativa e stato dell’infrastruttura.
- Identificare i bisogni e le esigenze delle famiglie e della comunità, considerando il ruolo attuale e prospettico della scuola pubblica.
- Proporre un nuovo modello di riferimento per la scuola, ispirandosi anche a casi virtuosi nazionali ed europei e identificando tutti gli attori chiave che possono giocare un ruolo nell’evoluzione di questa realtà.
La situazione attuale
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Tre sono le dimensioni fondamentali su cui intervenire che emergono dallo studio.
La dimensione infrastrutturale: gli edifici scolastici italiani sono alla fine del proprio ciclo di vita. L’età media è di 56 anni con più di 10 mila edifici che superano i 65 anni, con picchi fino a 68 anni nelle città del nord Italia. Molte di queste strutture sono ormai obsolescenti e necessitano di importanti adeguamenti dal punto di vista infrastrutturale, di sicurezza e di dotazioni di base. Dall’analisi si evidenzia, ad esempio, che solo il 36% degli edifici ha una mensa.
La dimensione energetica: gli edifici presentano evidenti carenze legate alla vetustà, ma anche alla mancanza di interventi nel corso degli anni – solo il 7% delle strutture, ad esempio, è stato sottoposto a interventi di riqualificazione profonda. Questo aspetto ha un impatto importante sul livello di comfort garantito agli studenti, nonché sui costi di gestione degli edifici.
La dimensione sociale: La maggior parte delle scuole è nata negli anni del baby boom quando si assisteva a circa 1 milione di nascite all’anno. Oggi siamo a 400.000 e nel 2050 si prevede un ulteriore calo a 300.000. Questo si traduce in una disottimizzazione dell’utilizzo degli spazi scolastici e in numerosi edifici sottosaturi. A ciò si aggiunge l’importante questione legata all’evoluzione del modello sociale negli anni: oggi l’occupazione femminile è in crescita e ha raggiunto valori pari al 56%, così come è in crescita il numero delle coppie in cui entrambi i componenti lavorano. Questo trend evolutivo porta con sé la necessità da parte delle famiglie di avvalersi sempre di più di servizi come doposcuola, ludoteche, attività extra-didattiche con un impatto sul bilancio familiare, non potendo contare sul sostegno della scuola che è aperta solo il 20% del tempo potenziale.
ASPETTI INFRASTRUTTURALI
ASPETTI ENERGETICI
ASPETTI SOCIALI
Un nuovo modello per la scuola in cui l’energia diventa il motore della trasformazione
Il nuovo modello punta a far diventare la scuola sempre più un polo di riferimento per quartieri e città, preservando la coerenza con il sistema didattico attuale e la piena proprietà da parte dei comuni. Per riuscire a raggiungere l’obiettivo il modello prevede di agire su due fronti: da un lato estendere l’orario di apertura degli edifici scolastici, massimizzandone così l’utilizzo, dall’altro realizzare interventi infrastrutturali e di efficientamento energetico, per contrastare l’invecchiamento delle strutture.
EVOLUZIONE DEL MODELLO DI FUNZIONAMENTO
INTERVENTI INFRASTRUTTURALI
I benefici del nuovo modello
I numeri chiave
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“Questo progetto nasce anche dalla mia esperienza quotidiana di papà di due bambini piccoli"
"Abbiamo immaginato la scuola del futuro come centro attorno a cui ruota la vita di tutta la comunità”
Giovanni Brianza
CEO, Edison NEXT
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