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Biometano, l’esempio virtuoso dello stabilimento di Zinasco

L’impianto di Edison Next punta su nuovi progetti di sostenibilità

27 giugno 2024
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Biometano, l’esempio virtuoso dello stabilimento di Zinasco

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27 giugno 2024
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Biometano, l’esempio virtuoso dello stabilimento di Zinasco

L’impianto di Edison Next punta su nuovi progetti di sostenibilità

27 giugno 2024
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zinasco

“L’impianto di Zinasco è il classico esempio di come funziona l’economia circolare: dai sacchetti dell’umido, quindi da una matrice di scarto, si produce, sia biometano, fondamentale soprattutto in tempi di crisi energetica per limitare la dipendenza dal gas importato dall’estero, sia compost”, dice Luca Alifano, Biomethane Management Circular Economy di Edison Next, che è stato impegnato in prima linea nel processo di revamping dello stabilimento di Zinasco, in provincia di Pavia, diventato oggi un vero e proprio fiore all’occhiello dell’azienda. Zinasco, infatti, presenta alcune particolarità che lo rendono “unico”, non solo tra gli impianti di produzione di biometano di Edison Next, ma anche a livello nazionale, ponendosi come una sorta di “palestra” del settore, dove studiare e implementare, su piccola scala, soluzioni scalabili anche su altri impianti per migliorare le performance ambientali ed economiche della filiera del biometano.  

Acquisito nel 2020, con un’operazione complessa soprattutto in termini di integrazione del know-how, produce ora biometano liquido (bioGNL) per la decarbonizzazione dei trasporti e compost, ovvero nuova materia prima seconda da destinare all’agricoltura e al giardinaggio. È alimentato dalla Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani (FORSU) che viene trasformata attraverso un trattamento combinato anaerobico-aerobico: parliamo di circa 21mila tonnellate di FORSU all’anno, conferite tramite la raccolta differenziata e provenienti per la maggior parte dai comuni limitrofi della provincia di Pavia. L’impianto riesce a trattare e valorizzare questa mole di scarti, producendo circa 350 standard metri cubi ora di biometano, cui si aggiungono circa 2.500 tonnellate di compost prodotte annualmente. Vengono così declinati nella pratica i virtuosi principi della circular economy. “Anche le acque di processo vengono trattate per poter essere in parte riutilizzate all’interno del sito”, aggiunge Alifano.  

zinasco

La riconversione dell’impianto, che al momento dell’acquisizione aveva una struttura più piccola e meno complessa, ha rappresentato una sfida ambiziosa per Edison Next, prima di tutto sotto il profilo della sostenibilità ambientale: “Prima dell’acquisizione, a Zinasco si produceva biogas grezzo da utilizzare in impianti di cogenerazione per la produzione di energia elettrica rinnovabile e calore”, continua Alifano, “oggi invece, grazie alla trasformazione realizzata, produciamo un combustibile green che ha la finalità di contribuire alla decarbonizzazione dei trasporti".

Una sfida, quella di Zinasco, vinta anche grazie alla valorizzazione e all’integrazione delle diverse professionalità che dal vecchio impianto si sono riconvertite al nuovo (l’acquisizione, infatti, ha coinvolto anche il personale): operare in un impianto come quello di Zinasco richiede infatti competenze diverse che spaziano dall’elettronica all’ingegneria, dai processi meccanici fino alla biologia.

zinasco

“Non è stata un’integrazione facile perché è stata fatta con la complicazione di un cantiere in corso. Però come ogni cosa che avviene in un contesto difficile quando poi arriva al termine ne esce molto rafforzata”, spiega Alifano, “oggi c’è un senso di appartenenza da parte del personale dell’impianto molto più ampio e vivo di quello che c’era all’inizio”.  

Il revamping di Zinasco ha generato ricadute positive sul territorio, sia in termini di sostenibilità ambientale, sia in termini di sviluppo economico e occupazionale. Si tratta dunque di un impianto totalmente integrato nel contesto di appartenenza, il cui ciclo produttivo si svolge in armonia con le comunità locali: grazie alla installazione di biofiltri, infatti, l’aria esausta che si produce durante il processo di trasformazione viene purificata in modo da non creare alcun tipo di disagio agli abitanti della zona.    

A Zinasco nuove soluzioni per migliorare le performance ambientali ed economiche  

zinasco

Da quando è entrato a regime, nell’estate del 2023, Zinasco si è configurato come una struttura all’avanguardia ed esemplare per lo sviluppo della filiera del biometano.  

Tra le varie iniziative, attualmente in diverse fasi di implementazione, è imminente la messa in funzione di un impianto fotovoltaico in adiacenza da 1,6 MW, che servirà ad alimentare i macchinari dello stabilimento. In questo modo una quota dell’energia elettrica necessaria al funzionamento del sito verrà autoprodotta.  

A questo si aggiunge il progetto pilota, in fase di autorizzazione, per la valorizzazione dei sovvalli, ovvero quei materiali di scarto originati dal trattamento dei rifiuti, oggi destinati al recupero energetico tramite termovalorizzatore.  

C’è poi il progetto di valorizzazione del digestato per ottenere un nuovo end of waste.

Senza dimenticare la costante attenzione per la gestione efficiente dell’acqua, anche tramite l’aumento del riutilizzo interno al sito e la riduzione delle perdite di sistema, e le valutazioni e i testing di possibili soluzioni alternative per la valorizzazione dell’anidride carbonica

Infine, è stato creato anche un hub per la rigenerazione e la tutela della biodiversità

Biometano: il contesto europeo 

Questo impianto è una delle risposte alle richieste europee di stimolo della crescita del biometano. L’UE ha infatti fissato l’obiettivo di produzione al 2030 di 35 miliardi di metri cubi (bcm) l’anno previsto all’interno del Piano REPowerEU che è stato attuato in risposta alla crisi in Ucraina con l’obiettivo di diversificare le fonti di approvvigionamento, aumentare la produzione di energia green e ridurre sulle emissioni. 

I dati più recenti dell’European Biogas Association-EBA, nel 2022 fotografano la presenza di 1.323 impianti per la produzione di biometano in Europa (nel 2011 erano 182). 

In Italia la produzione di biometano dal 2018 ad oggi è raddoppiata: secondo quanto riportato da REF Ricerche sul territorio nazionale si contano 85 impianti di produzione, di cui la maggior parte, è alimentata con rifiuti a matrice organica (45 sul totale). 

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Biometano
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